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Caltanissetta – di Mario Rino Biancheri

Marco Matta è tornato recentemente in Tanzania per visitare la missione umanitaria che l’Associazione Matteo Matta sostiene da anni. Ho avuto il piacere di intervistarlo per conoscere più a fondo la storia e le attività dell’associazione.

Origini dell’Associazione:
Puoi raccontarci la storia dell’Associazione Matteo Matta e come è nata l’idea di fondarla in memoria di tuo fratello Matteo?
L’associazione Matteo Matta è nata nell’aprile del 2007 per onorare la memoria di mio fratello Matteo, che ci ha lasciati nella notte tra il 10 e l’11 luglio 2006 a causa di una miocardite virale fulminante. Matteo era laureato in tecniche di riabilitazione psichiatrica e aveva il sogno di diventare missionario proprio in Africa. Abbiamo fondato questa associazione per realizzare il suo sogno, mantenendo vivo il suo spirito solidale e generoso.

Missione in Tanzania:
Cosa vi ha spinto a scegliere la Tanzania come luogo per la vostra missione umanitaria?
La scelta della Tanzania è stata naturale grazie al contatto con una dentista amica di famiglia, impegnata da tempo nelle missioni locali con le suore Cappuccine. Questo legame ci ha permesso di stabilire i primi contatti e intraprendere un percorso umanitario stabile in questo paese.

Obiettivi principali:
Quali sono gli obiettivi principali che l’Associazione si prefigge di raggiungere attraverso le sue attività in Tanzania?
L’obiettivo principale è aiutare concretamente le persone e migliorare la qualità di vita direttamente sul posto. Non si tratta soltanto di assistenza temporanea, ma di contribuire alla creazione di condizioni di vita dignitose, offrendo sostegno reale alle comunità locali.

Progetti attuali:
Quali progetti state attualmente portando avanti sul territorio tanzaniano e quali risultati avete ottenuto finora?
Attualmente, a Morogoro sosteniamo un centro di riabilitazione gestito dalle suore del Rosario di Sohano, dove abbiamo fornito macchinari per realizzare protesi e attrezzature per fisioterapia. Inoltre, nella scuola di Cigamboni abbiamo realizzato una mensa scolastica che serve centinaia di bambini e portiamo avanti adozioni a distanza grazie ai contributi raccolti attraverso il 5 per mille e donazioni volontarie.

Coinvolgimento della comunità locale:
In che modo coinvolgete le comunità locali nelle vostre iniziative e come queste hanno reagito al vostro operato?
Coinvolgiamo le comunità locali valorizzando le risorse del territorio e incentivando iniziative di formazione e autosostentamento. La risposta è sempre stata di entusiasmo e profonda gratitudine, come dimostra l’esperienza con le giovani disabili di Morogoro che, cucendo zainetti e borse artigianali, hanno trovato una nuova dignità e possibilità di riscatto economico e sociale.

Sfide incontrate:
Quali sono le principali sfide che avete affrontato nel realizzare i vostri progetti in Tanzania e come le avete superate?
Le sfide principali sono state legate alla povertà diffusa, alle difficoltà sanitarie e alla mancanza di risorse. Le abbiamo superate grazie alla determinazione, all’impegno costante e al supporto dei nostri volontari e sostenitori.

Sostenibilità dei progetti:
Quali strategie adottate per garantire la sostenibilità a lungo termine delle vostre iniziative?
Puntiamo sulla creazione di attività economiche autosufficienti, come il progetto sartoriale a Morogoro, per garantire che le comunità possano sostenersi autonomamente nel tempo.

Collaborazioni:
Avete instaurato collaborazioni con altre organizzazioni o enti locali e internazionali? Se sì, come queste partnership hanno influenzato il vostro lavoro?
Abbiamo collaborato principalmente con la Caritas di Caltanissetta e con altre associazioni locali siciliane, mentre ancora non ci sono collaborazioni dirette con enti locali tanzaniani, ma contiamo di svilupparle in futuro.

Impatto personale:
Come ha influenzato la tua vita personale e quella dei membri dell’Associazione l’esperienza in Tanzania?
Questa esperienza ci ha arricchito profondamente, ci ha reso più consapevoli delle difficoltà del mondo e ha rafforzato il nostro spirito di solidarietà e vicinanza umana.

Futuri sviluppi:
Quali sono i vostri piani futuri per l’Associazione Matteo Matta e per le attività in Tanzania?
I nostri piani futuri includono il rafforzamento del progetto sartoriale e la costruzione di un dormitorio per i bambini più piccoli della missione. Vogliamo continuare a sostenere le comunità locali nel nome e nello spirito di Matteo, mantenendo sempre viva la sua memoria e il suo sogno.

Mario Rino Biancheri, Caltanissetta


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